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Home Caratteristiche programmi

caratteristiche maestro

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Punti fondamentalI:

Clienti, agenti e fornitori
Qualsiasi soggetto che abbia relazioni con l'impresa, sia esso un cliente, un fornitore o un agente, è schedato in base ai dati anagrafici e fiscali, che tengono traccia di tutte le entrate e le uscite.

Prodotti
Allo stesso modo è possibile gestire il portafoglio prodotti inserendo ogni dettaglio per i singoli articoli, con la possibilità di segnalare prezzi differenti per diversi listini.

Preventivi
Una volta organizzati i propri prodotti, è agevole creare un preventivo sfruttando i dati già inseriti: basterà scegliere il cliente, l'articolo e l'eventuale sconto da applicare.

Vendite al banco
In pochi click si organizza anche la distribuzione nei punti vendita, controllando la disponibilità della merce e tenendo d'occhio il fatturato e gli utili conseguiti. Analogamente sono gestiti gli ordini ai fornitori e gli eventuali resi.

Fatture acquisto e vendita
Ogni volta che una transazione va in porto, la funzione di fatturazione di Maestro consente di emettere fatture in pochi minuti e di stamparle direttamente.

Importare ed esportare dati
Oltre alla stampa, tutti i dati possono essere importati ed esportati da altri programmi, inviati tramite email o trasferiti su dispositivi mobili come un palmare.

 

Di seguito i dettagli e le differenze delle caratteristiche di tutte le versioni del programma MAESTRO il nostro software per la gestione magazzino e la fatturazione. Verifichi le sue esigenze gestionali e Scarichi la DEMO del software più adatto alla sua azienda. Per ulteriori richieste attualmente non presenti nei nostri software o per una gestione particolare, compili il modulo di richiesta

 

 

 
Caratteristiche MAESTRO P
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Generali

Anagrafica Articoli, Clienti, Fornitori ed Agenti

Inventario del Magazzino in tempo reale

Gestione del sottoscorta e generazione automatica degli ordini ai fornitori

Possibilita di impostare fino a 5 cifre decimali differenziando il dettaglio dai totali

6 listini di vendita + listino personalizzato per cliente

 

Supporto multi-codice per gli articoli

     

Storico dei movimenti di carico/scarico per singolo articolo

Estratto conto per Clienti e Fornitori

   

Supporto lettore codici a barre e relativa stampa etichette (standard EAN8/EAN13).

Possibilità di inserire la foto di un articolo e di stampare un catalogo fotografico

   

Grafico delle vendite mensile/annuale per singolo articolo

Funzioni avanzate per le variazioni delle proprietà degli articoli (prezzo, IVA, ecc.. )

Precisa ricerca dei dati grazie a strumenti per l'ordinamento ed il filtraggio.

Analisi delle vendite per singolo articolo in termini di quantità, fatturato e utile

Esportazione in formato MS Excel di tutti gli archivi

Importazione degli archivi Articoli, Clienti e Fornitori da file MS Excel

 

Scadenzario pagamenti Clienti e Fornitori

   

Gestione personalizzata dei tipi di pagamento

 

Grafico delle vendite totale e per singolo cliente in termini di fatturato, utile e incassato

 

Fatturato dettagliato per singolo cliente

Stampa delle etichette degli indirizzi dei clienti

   

Gestione Fidelity Card

     

Elenco di tutti i comuni d'Italia con relativo CAP e provincia.

 

Grafico degli acquisti totale e per singolo fornitore in termini di costi e pagamenti

 

Scadenzario mensile dell'IVA

 

Stampa registri IVA Acquisti, Vendite e Corrispettivi

Prima Nota Cassa e Nota Contabile

 

Stampa distinte RIBA ed esportazione file in formato CBI (riconosciuto da tutte le banche).

 

Calcolo delle provvigioni per singolo Agente

 

Invio tramite E-mail dei documenti di vendita e gli Ordini ai fornitori come allegato PDF.

Creazione di una pagina WEB dell'intero archivio articoli con foto.

   

Carico, scarico ed inventario del magazzino tramite terminali palmari (smartphone, PDA, etc).

   

Collegabile ai Registratori di Cassa (connessione diretta)
Underwood / Olivetti / Royal / Dataprocess / HTL / RCH / KABEL / MWCR / Sarema / Epson

Multiutenza. Uso in rete del software.

     
Documenti P S G N

Gestione numerazioni multiple (es.: 101/a, 67/b, etc.)

 

Emissione ed archiviazione di Preventivi, DDT, Fatture (accomp. e diff.), Note di credito

Emissione ed archiviazione di Conferme d'ordine e Fatture pro-forma

   

Emissione ed archiviazione di Ricevute fiscali e Buoni di consegna

   

Modulo per la fatturazione con Ritenuta d'acconto e rivalsa INPS

     

Vendita al Banco e relativa archiviazione

Vendita al Banco in modalità touch-screen (schermo tattile)

   

Registrazione ed archiviazione di Fatture di acquisto ed ordini a fornitore

Registrazione ed archiviazione separata per DDT e Fatture di Acquisto.

 

Emissione ed archiviazione di Resi a fornitore

Possibilità di convertire un preventivo in DDT, Fattura, vendita o ordine a fornitore

Possibilità di trasformare un ordine in fattura di acquisto

Normativa sul trattamento dati personali TUP personalizzabile su tutti i documenti

 
Utilità P S G N

Funzioni di Backup e Ripristino dati

Autosalvataggio archivi

Gestione dei promemoria

   

Funzione che in automatico invia l'intero archivio dati tramite e-mail

Gestione password per l'accesso al programma

Gestione password per l'accesso agli archivi

 

Auto-aggiornamento del programma tramite internet

 
Moduli aggiuntivi P S G N

Distinta Base

     

Gestione Numeri Seriali

   

Gestione Tracciabilità Lotti

     

Gestione taglie e colori

     

Gestione triplo sconto sui documenti di carico/scarico

     

E-commerce

   

Possibilità di richiedere qualsiasi tipo di personalizzazione

 
 
 

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Guida all'integrazione di una Fattura Elettronica:

Abbiamo pensato di omaggiare i nostri lettori con una sorta di guida in merito alla integrazione della fattura elettronica nelle ipotesi di reverse charge .

Vediamo insieme che cos’è il reverse charge contabile, quali sono i settori e le operazioni interessate, cosa succede alla fattura elettronica nel reverse charge e come avviene l’integrazione della stessa.

Che cos’è il reverse charge?

Il reverse charge, ossia inversione contabile è un  metodo di applicazione dell’IVA che consente difar gravare l’imposta IVA sull’acquirente e non sul venditore, come avviene solitamente.

Il carico tributario IVA si sposta dal cedente al cessionario nel caso di cessione di beni e dal prestatore al committente nel caso di prestazioni di servizi. 

In genere è il cedente o prestatore a emettere la fattura e ad addebitare l’Iva, ma nelle ipotesi di reverse charge, accade il contrario, è il cessionario o utilizzatore del servizio a dover emettere un’autofattura da registrare sia nel registro Iva delle fatture emesse, che in quello degli acquisti.

Infatti gli obblighi relativi al versamento dell’Iva devono essere adempiuti dal soggetto che ha ricevuto la prestazione e non da colui che l’ha eseguita in deroga alla procedura ordinaria di applicazione dell’imposta medesima. 

 

Presupposti per applicare il reverse charge contabile sono i seguenti:

  • cessionario e committente devono essere soggetti passivi di imposta;
  • destinatario della cessione o della prestazione risiedano nel territorio dello Stato.

 

Chi è il soggetto passivo d’imposta con il reverse charge?

L’importante novità del reverse charge è che chi acquista un bene o servizio diventa automaticamente e obbligatoriamente soggetto passivo dell’imposta. Gli obblighi contabili sono di fatto invertiti e sorgono in capo all’acquirente

Reverse Charge: dal punto di vista contabile

Il reverse charge IVA è un meccanismo tecnico contabile in funzione del quale:

  • il venditore emette fattura senza addebitare l’imposta e riporta siala seguente dicitura «inversione contabile» che la norma in virtù della quale si applica il reverse charge, citando l’art. 17 DPR 633/1972 ;
  • l’acquirente integra la fattura ricevuta con l’aliquota di riferimento per il tipo di operazione fatturata;
  • l’acquirente procede a registrare la fattura in entrambi i registri contabili: registro acquisti per le fatture di acquisto e registro vendite per le fatture emesse.  
  • la doppia annotazione ai fini IVA deve essere assolta entro il mese di ricevimento ovvero anche successivamente, ma comunque entro quindici giorni dal ricevimento e con riferimento al relativo mese

Attraverso la doppia annotazione a debito e a credito, l’Iva non viene corrisposta materialmente all’Erario dal cessionario o committente, rimanendo così assicurata la neutralità dell’operazione per i medesimi soggetti, salvo che sussistano limiti alla detrazione dell’imposta.

 

Casi di applicazione del reverse charge: settori e operazioni

Il reverse charge contabile interessa i seguenti settori:

  • edilizia;
  • prodotti elettronici (ceduti nella fase distributiva che precede il dettaglio);
  • oro;
  • rottami;
  • gas – energia (escluso gpl);
  • consorzi (subordinati ad autorizzazione ue)

L’art. 17 cit., chiarisce inequivocabilmente che il reverse charge è applicabile alle seguenti operazioni:

  • cessioni imponibili di oro da investimento;
  • cessioni di materiale d’oro e cessioni di prodotti semilavorati di purezza pari o superiori a 325 millesimi;
  • prestazioni di servizi, compresa la prestazione di manodopera, rese nel settore edile da soggetti subappaltatori nei confronti delle imprese che svolgono l’attività di costruzione o ristrutturazione di immobili ovvero nei confronti dell’appaltatore principale o di un altro subappaltatore;
  • nel settore edile, è obbligatorio ricorrere all’inversione contabile per servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relativi ad edifici;
  • vendite di fabbricati o di porzioni di fabbricato di cui ai numeri 8-bis) e 8-ter) del primo comma dell’articolo 10 per le quali nel relativo atto il cedente abbia espressamente manifestato l’opzione per l’imposizione;
  • alle prestazioni di servizi rese dalle imprese consorziate nei confronti del consorzio di appartenenza che, ai sensi delle lettere b), c) ed e) del comma 1 dell’articolo 34 del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni, si è reso aggiudicatario di una commessa nei confronti di un ente pubblico al quale il predetto consorzio è tenuto ad emettere fattura ai sensi del comma 1 dell’articolo 17-ter del presente decreto. L’efficacia della disposizione di cui al periodo precedente è subordinata al rilascio, da parte del Consiglio dell’Unione europea, dell’autorizzazione di una misura di deroga ai sensi dell’articolo 395 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, e successive modificazioni;
  • cessioni di apparecchiature terminali per il servizio pubblico radiomobile terrestre di comunicazioni soggette alla tassa sulle concessioni governative di cui all’articolo 21 della tariffa annessa al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 641, come sostituita, da ultimo, dal decreto del Ministro delle finanze 28 dicembre 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 1995, nonché dei loro componenti ed accessori;
  • microprocessori per computer e server;
  • rottami, cascami e avanzi di metalli ferrosi ecc.;
  • trasferimenti di quote di emissioni di gas a effetto serra;
  • trasferimenti di altre unità che possono essere utilizzate dai gestori per conformarsi alla direttiva 2003/87/CE e di certificati relativi al gas e all’energia elettrica;
  • cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo rivenditore;
  • cessioni di bancali in legno (pallet) recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo.

Cosa succede alla Fattura Elettronica nel Reverse Charge?

La circolare 14/E/2019 dell’Agenzia delle Entrate prevede che l’autofattura sia emessa in formato elettronico ed inviata allo Sdiad eccezione di quelle relative alle operazioni intercorse con soggetti extra-Ue di cui all’art. 17, comma 2,D.P.R. 633/1972 le quali sono gestite nei modi ordinari e comunicate con l’esterometro.

L’esterometro deve essere effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data di ricezione del documento comprovante l’operazione, e in questo caso consiste in una dichiarazione di tutti i dati relativi a tutti gli scambi con soggetti non stabiliti nel territorio italiano.

Inoltre la circolare 14/E chiarisce che in caso di acquisti da soggetti extraUe deve essere compilato il campo della sezione :

  • dati del cedente/prestatore con l’identificativo Paese estero e identificativo del soggetto non residente,

mentre nel campo:

  • dati del cessionario/committente vanno inseriti idati del soggetto italiano che emette e trasmette via Sdi il documento.

Inoltre l’Agenzia delle Entrate precisa che l’autofattura è quel documento che contiene i medesimi elementi della fattura, ma che si differenzia dalla stessa poiché l’emittente è il cessionariocommittente, ovvero le due parti dell’operazione coincidono.

 

Come avviene l’integrazione della fattura elettronica?

L’Agenzia delle Entrate, con la circolare nr 13/E del 2/07/2018 ha chiarito che si può emettere un’autofattura, ovvero un altro documento che riporti sia i dati integrativi dell’IVA sia gli estremi della fattura originaria, ai fini dell’integrazione IVA della fattura ricevuta.

L’integrazione avviene in formato elettronico inviando allo Sdi un documento contenente i dati per l’integrazione e gli estremi della fattura ricevuta dal cedente o prestatore.

Se il fornitore fa parte della Comunità Europea, il destinatario italiano della fattura deve procedere all’integrazione nel documento di un’annotazione che dichiari:

  • l’imponibile,
  • l’aliquota IVA,
  • l’importo dell’IVA,
  • il totale della fattura.

Sarà l’acquirente italiano a dover assolvere al conteggio dell’IVA, contabilizzando il relativo valore sia nel registro vendite che acquisti.

Se il fornitore è di un paese extra-UE, il committente italiano deve applicare il reverse charge sulla fattura emettendo un’autofattura, che andrà a sostituire quella del venditore estero. Anche questo documento deve essere registrato negli acquisti e nelle vendite IVA.

Considerazioni sullaintegrazione della fattura elettronica™

Quello che abbiamo letto finora sembra un po’ in contraddizione con la natura della fattura elettronica la quale, una volta emessa, non è più modificabile e quindi non è più integrabile. L’unica cosa possibile e ragionevole da fare è l’annotazione nei relativi registri.

Sarebbe opportuno anche tenere i registri sezionali, benché non siano obbligatori, al fine di tenere traccia di tutti i documenti contabili e adempiere le dovute scadenze.

Secondo una comunicazione di AssoSoftware del 14/01/2019 per l’applicazione del reverse charge interno è opportuno registrare nei registri IVA e libro giornale il documento integrato conservando solo il documento di acquisto originario, non integrato, così come avveniva prima dell’arrivo della fattura elettronica.

 

Consulenza su fatturazione elettronica e reverse charge

Se hai dei dubbi o non sai come integrare la fattura elettronica non esitare a contattarci perché un team di esperti sarà pronto a seguirti e a darti tutte le spiegazioni di cui hai bisogno.

Inoltre voglio ricordarti che i nostri software sono già predisposti alla fatturazione elettronica e al reverse charge contabile, nulla di più semplice!

 

Il gruppo euromedian è a disposizione per chiarire ogni Vostro dubbio.  Felici di aiutarvi.

Per ulteriori info è possibile contattarci al seguente link:

contattaci per info ed assistenza o scopri da te il nostro software di fatturazione elettronica scaricandolo gratuitamente da scopri il software gestionale.